La storica e illustre cornice del palazzo seicentesco del Seminario vescovile, nel quartiere San Paolo di Tivoli, sarà teatro delle proposte della LUIG – Libera Università Igino Giordani, durante il nuovo anno accademico 2014-2015
La storia del palazzo sin dall’edificazione, nel 1635, ha un qualcosa di enormemente affascinante. Se ne occupò un cardinale, che già nel nome portava un concetto di forza: Giulio Roma, porporato sotto Paolo V Borghese, che prese a cuore la causa di Tivoli; quella diocesi così grande non ancora troppo allineata alle idee del concilio di Trento. Occorreva mettere in chiaro le cose in quella terra e allora s’investì in opere e idee.
La cattedrale necessitava di un seminario, che formasse nuovi militanti della chiesa riformata e … poco importò se mancava lo spazio nel cuore della città cristiana, lo spazio si trovò, buttando la collegiata di San Paolo! Certo fu un peccato, ma quel che contava era il fine non il mezzo: Machiavelli lo aveva ben chiarito da quasi un secolo.
Quindi si costruì questa bella fabbrica, grande e imponente, che forse oscurava un po’ la vista di qualche bel palazzo ma del resto… austero però questo edificio: quattro piani, grandi spazi scanditi regolarmente dentro e fuori; fornito di tutto, a partire dal basso: magazzini, dispense, officine, cucine, refettorio, sale, cappella consacrata, stanze per i servitori e celle per i chierici, Rettore, Prefetto; insomma un seminario di chierici!
Inizialmente solo sedici poi aumentati nel tempo. Varie le vicende susseguitesi tra quelle mura, vi alloggiarono Papi e Cardinali che vi presero importanti decisioni. Dopo la seconda guerra mondiale, scarseggiando le vocazioni, il seminario chiuse i battenti, ma da lì a poco ospitò l’asilo Taddei, semi distrutto dai bombardamenti, che lì rimase fino agli anni cinquanta, mentre i sotterranei vennero utilizzati come officina meccanica dai ragazzi di Don Nello. Nei piani superiori una scuola media vi fu attiva sino al 1977 e poi pian piano lo svuotamento.
In occasione del nuovo anno accademico, alcuni ambienti restaurati di recente saranno utilizzati per le conferenze, lezioni, seminari della LUIG.
Raggiungibile a piedi a breve distanza da un grande parcheggio, circondato da servizi di vario genere, vicino alla Villa Gregoriana, non troppo distante da Villa d’Este, nel cuore nel quartiere medioevale ad un passo dalla Cattedrale e dagli altri poli culturali religiosi, si presterà a visite guidate parte integrante dei corsi di storia dell’arte, giusta ambientazione per quelli di archeologia, disegno, mosaico, lingue straniere, soltanto per citarne alcuni. Il Seminario Vescovile possiede al suo interno anche una magnifica biblioteca. In breve l’autunno tiburtino si presenterà ricco di fermenti culturali.
Ilaria Morini
Foto: Raimondo Luciani