Nel 1999 il Centro Culturale Vincenzo Pacifici cominciò a proporre corsi per adulti. Dopo il successo dei primi anni, prendemmo coscienza che non si potevano tenere insieme una così variegata vastità di iniziative con una struttura organizzativa unica costituita dalle stesse persone. Eravamo circa 700 iscritti tra ragazzi frequentanti le attività ricreative, adulti che svolgevano attività sportive e adulti iscritti ai corsi culturali.
Nasce così nel 2004 la triade: Centro Culturale Vincenzo Pacifici, Centro Sportivo Vincenzo Pacifici e Libera Università Igino Giordani. Il nome della nostra Libera Università nasce da una precisa linea di pensiero: le attività socio culturali e sportive devono avere un riferimento alle realtà locale perché il nostro è un impegno sociale per il territorio. Igino Giordani rappresenta, per l’appunto, uno dei principali riferimenti culturali, politici, religiosi di Tivoli. Mentre preparavamo iniziative per divulgare il suo operato, il nostro compianto amico prof. Tommaso Sorgi, ebbe l’intuizione calzante di definire Igino Giordani ‘un tiburtino prestato al mondo’, da qui la quasi ovvia e pertinente conclusione di intitolare a lui la nostra Libera università. Si perché Igino Giordani è stato un grande amante della conoscenza. Il suo interesse si è profuso per una moltitudine enorme di campi delle scienze umane. Rigogliosa la sua produzione letteraria. La sua capacità innata di tradurre in testi scritti il suo pensiero lo collocano tra gli scrittori più produttivi. Scrive più di un centinaio di libri, circa 5000 articoli, in stili di scrittura anche diversi su tematiche sociali, politiche, religiose, apologetiche, agiografiche. Una vita vissuta tra eroismo e profezia. Igino Giordani (1894-1980) è uno degli ultimi eroi del nostro tempo. La sua è una vita trascorsa sempre in prima linea. È in una trincea militare durante la Grande Guerra; è in una trincea culturale e politica durante la Seconda Guerra Mondiale. È l’ultimo baluardo della democrazia mentre dilaga il fascismo. Igino Giordani è un profeta, uno dei pochi la cui voce può ancora aiutarci oggi: dove tutti vedono il conflitto fra i poveri e i ricchi, lui vede la necessità di ricostruire il bene comune sul messaggio sociale di Gesù. Dove tutti vedono la contrapposizione fra le fazioni politiche, lui vede il sentiero stretto che porta alla democrazia e all’unità. Mentre tutti assistono al venir meno della pratica religiosa, lui comprende che i laici possono svolgere un ruolo decisivo per l’opera di evangelizzazione. Vedere al di là di ciò che semplicemente appare: questo è il suo vivere nella profezia (cfr. Igino Giordani. Eroismo e profezia, opuscolo a cura del Centro Igino Giordani, Rocca di Papa). Per approfondimenti si veda il sito curato dal Centro Igino Giordani di Rocca di Papa (Roma) del movimento dei Focolarini: www.iginogiordani.info.
a cura di Massimiliano Iannilli
Le pagine che vi proponiamo questa sera riprendono un progetto realizzato nei primi anni Duemila quando, in occasione dei vent’anni dalla scomparsa di Igino Giordani, il Comune di Tivoli promosse la riscoperta dell’illustre concittadino attraverso una serie di iniziative volte a valorizzarne il profilo spirituale e culturale. Con Tivoli Igino Giordani mantenne, infatti, sempre un forte legame: la città viene ricordata nella sua autobiografia Memorie di un cristiano ingenuo e diventa persino protagonista del romanzo storico La città murata. A Tivoli Giordani nacque e compì i primi studi per poi farvi ritorno più volte nel corso della sua intensa vita come scrittore, giornalista, deputato e rappresentante del Movimento dei Focolari. Questo libretto ha lo scopo di ripercorrere passo passo le contrade, le chiese e i luoghi di Tivoli che hanno segnato le tappe del suo cammino di fede, una sorta di “guida turistica” suggerita dalle descrizioni della città che lo stesso Giordani offre nelle sue memorie.
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