Fin dai tempi più remoti la musica ha fatto parte della vita dell’uomo accompagnandolo nella sua evoluzione e influenzandone gli stati d’animo. Già nell’antichità la musica era considerata uno strumento in grado di curare il corpo e l’anima, ammaliandoli e purificandoli. Dai poemi omerici fino al De musica di Aristide Quintiliano, passando per il pitagorismo, le tragedie, i dialoghi di Platone, le opere di Aristotele e degli studiosi di teoria musicale, il percorso è segnato da numerosi riferimenti all’idea che la musica possa guarire ferite del corpo e dell’anima, formare il carattere ed esercitare un’azione persuasiva. L’armonia dei suoni ci aiuta a sincronizzare e armonizzare anche il nostro ritmo vitale, per questo la musica è un elemento essenziale nelle nostre vite.
La “pillola” è curata dal M° Yari Biferale che, dopo il contributo dedicato alle origini del blues e del jazz, torna a parlare di speranza che nasce dalla musica. Questa volta vi proponiamo un articolo dedicato a Little David’s Fugue ad opera di John Lewis, brano che realizza il perfetto connubio tra Jazz e musica classica e che trae spunto da un argomento biblico: la sfida tra Davide e Golia. Un ragazzo che sconfigge un gigante uccidendolo con una pietra e decapitandolo con la spada, l’intelligenza – la virtus – che vince contro la forza bruta.
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Si consiglia l’ascolto durante la lettura delle diverse versioni del brano linkate ed in particolare di quella ad opera degli Swingle Singers.