Quando la crisi sanitaria che stiamo affrontando avrà fine e riprenderemo in mano le nostre vite, saremo interessati al nuovo corso dell’economia sociale. In un mondo globalizzato, le nostre economie interconnesse dovranno necessariamente essere riprogrammate, per ripartire in una ottica diversa. Bene quindi, prendere confidenza con il linguaggio economico che riguarderà per tutti l’orizzonte del nostro futuro.
Che cos’è l’economia civile? Il senso di valori come fiducia, reciprocità e partecipazione, che sono da sempre il cardine della nostra società. Economia, libertà e felicità sono concetti necessariamente antitetici? Vi proponiamo la lettura del saggio di Gaetano Fausto Esposito, un’azione di solidarietà digitale che la casa editrice Fralerighe offre ai lettori della Libera Università Igino Giordani. Fralerighe è una realtà importante per il territorio tiburtino che propone anche un corso per l’editoria multimediale e digitale.
La “pillola” che proponiamo questa sera ci è stata offerta dalla casa editrice Fralerighe (www.fralerighe.it) e riguarda un aspetto importante della situazione che stiamo vivendo: le prospettive future di sviluppo. Il saggio “C’è qualcosa di nuovo, anzi di antico” di Gaetano Fausto Esposito parla di economia civile, capace di coniugare valorizzazione della persona, spirito imprenditoriale e attenzione verso gli altri, una formula che affonda le sue radici nella storia del pensiero economico italiano del Settecento, in grado di tenere insieme la felicità pubblica con ruolo e protagonismo dell’impresa personale.
Clicca qui per leggere il saggio.