LUIG plus • 21 marzo 2020

Non semplici corsi ma opportunità di ricerca concreta sul campo e di produzione di “opere originali”: è questo lo spirito che anima le attività della LUIG. In occasione della Giornata mondiale dell’acqua vogliamo presentarvi un progetto che alcuni anni fa ha coinvolto i corsiti del gruppo di Storia dell’arte guidato dalla prof.ssa Ilaria Morini. Sin dall’antichità l’acqua per Tivoli ha rivestito un ruolo di fondamentale importanza favorendo ad esempio la costruzione di grandi ville dei più potenti personaggi dell’antica Roma, si pensi alla Villa Adriana, ma anche delle epoche successive, come nel caso di Villa d’Este. Un aspetto peculiare del territorio tiburtino è legato alla presenza degli acquedotti. In antico erano ben quattro, infatti, gli acquedotti che costeggiando la strada Empolitana attraversavano Tivoli per raggiungere Roma: l’Anio vetus (272 a.C.), l’Aqua Marcia (44 a.C.), l’Aqua Claudia e l’Anio novus portati a termine dall’imperatore Claudio (41-54 d.C.). In progetto che vi presentiamo questa sera è legato allo studio di uno di questi giganti dell’acqua: l’Anio Novus.

Oggi vi proponiamo un estratto curato da Ilaria Morini, rettore e docente dei corsi di Storia dell’arte, e tratto dal libretto in cui erano confluiti i materiali prodotti durante questo lungo lavoro. In particolare il progetto si era soffermato sulla ricostruzione del percorso dell’Anio Novus dalla fonte a Roma passando per Tivoli corredata da un’amplia documentazione iconografica. Prima di passare alla lettura dell’articolo potere guardare il video che aveva accompagnato la conferenza di presentazione della ricerca, un ottimo strumento per approfondire l’argomento.
Se volete approfondire l’argomento potete sfogliare il PDF che contiene la versione completa del lavoro cliccando qui.