LUIG plus • 31 marzo 2020

Fu il cardinale Giulio Roma, vescovo di Tivoli dal 1634 al 1652 a volere la costruzione del Seminario. Per permettere la costruzione dell’edificio, fu tuttavia necessario l’abbattimento della collegiata di San Paolo, antica chiesa che da secoli si ergeva sul colle. La “pillola” di questa sera ripercorre le vicende legate all’antica ecclesia santi Pauli, edificio tardoantico di cui si conservano scarse notizie. Sebbene non sia possibile ricostruire con esattezza la storia e l’aspetto della chiesa di San Paolo, la sua memoria resta nella topografia della città a indicare il rione in cui il Seminario sorge. Raggiungere una conoscenza completa di questo edificio sarà possibile soltanto continuando a cercare indizi nascosti tra le antiche carte, tra gli scaffali degli archivi e le pagine dei libri, il contributo che vi offriamo tenta di offrire una seppur parziale ipotesi di ricostruzione.

Questo contributo realizzato da Valeria Roggi è estratto da un lavoro di ricerca più ampio iniziato alcuni anni fa in occasione della mostra-progetto “Storie del Seminario” promossa e realizzata dalla Libera Università Igino Giordani. Il tema dell’articolo è legato alla volontà di ricostruire, almeno in parte, la storia e l’aspetto della chiesa collegiata San Paolo la cui memoria materiale è stata cancellata dall’edificazione del Seminario.

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