Le erbe spontanee rappresentano un patrimonio di conoscenza che spazia tra leggenda, cucina e medicina. La trasmissione di questi saperi di generazione in generazione ha subito un duro colpo con l’avvento dell’economia industriale. Le conoscenze, ben presenti ai nostri nonni, sono cominciate a sembrare a gran parte dei nostri padri non più necessarie e si sono perse. Pochi oggi riescono a riconoscere le erbe spontanee vendute ancora da qualche vecchio contadino nei nostri mercati; magari le compriamo in erboristeria, ma quando facciamo una passeggiata per i campi ne distinguiamo solo pochissime. La LUIG ormai da diversi anni propone eventi e iniziative volto a recuperare questo patrimonio, approfondendo la conoscenza delle specie già note e scoprendone delle altre, sia in aula che direttamente nei campi grazie alla preziosa collaborazione del nostro presidente Luciano Gozzi e della dott.ssa Anna Dominici.
Il giorno di San Giovanni, 24 giugno, è considerato nella tradizione popolare il giorno migliore per raccogliere le erbe, sia per uso medicamentoso che per uso magico. In effetti proprio in questo periodo gran parte delle erbe officinali è nel pieno del tempo balsamico, presentando un contenuto ottimale di principi attivi. Con alcune di queste erbe è tradizione preparare l’acqua di San Giovanni: raccolte il giorno precedente, queste vengono messe in un bacile colmo d’acqua lasciato fuori casa per tutta la notte.
Oggi vi proponiamo una breve scheda per scoprire erbe, riti e credenze legati alla notte di San Giovanni: clicca qui.