Ancora una volta la grande partecipazione alla visita al castello di Palombara Sabina nell’ambito del corso del professor Testi Una città come mito ha confermato come l’approccio interdisciplinare sia uno strumento prezioso per comprendere il presente attraverso il passato.
Domenica 9 febbraio, il professor Marco Testi ha guidato un nutrito gruppo di nostri soci in un affascinante viaggio nel tempo, nell’ambito del suo corso Una città come mito, giunto ormai alla terza edizione presso la Libera Università Igino Giordani. L’incontro tra letteratura, mito, arte e storia promosso nelle sue lezioni permette di riscoprire i luoghi con uno sguardo nuovo e consapevole. Un’esperienza già sperimentata dagli studenti nelle precedenti visite, come quella a Villa Adriana, che ha permesso di rileggere il sito alla luce delle sue connessioni con la letteratura e la storia; o nella Tivoli medievale, dove gli affreschi delle chiese sono stati interpretati attraverso l’ermeneutica, la storia dell’arte e la cultura del territorio. Un percorso che ha toccato anche il Duomo, con l’analisi della Dormitio Virginis nella pala del Salvatore, collegata alla visita di un antico cofanetto conservato tra i tesori dell’abbazia di Farfa.
A Palombara, la visita è stata arricchita dalla giovane e preparata guida Valeria Nonni, che ha accompagnato i partecipanti alla scoperta di un luogo che ha segnato la storia non solo della regione, ma dell’intera penisola. Qui si sono incrociati i destini dei Longobardi e dei Saraceni, delle nobili famiglie Ottaviani e Crescenzi, dei Templari e della scuola pittorica attribuita a Raffaello. I visitatori hanno potuto immergersi in un Medioevo e un Rinascimento ancora vivi tra le mura del castello, in un viaggio emozionante tra arte e storia, reso ancora più suggestivo dallo spettacolare panorama che ha incantato chi vi si affacciava per la prima volta.
Il corso Una città come mito ha in serbo ancora nuove esplorazioni tra i tesori del territorio. Tra le prossime mete, il monte Acuziano presso Fara, dove sorge il tentativo incompiuto di una nuova abbazia farfense, in un perfetto connubio tra storia e paesaggio. E ancora, Villa d’Este, non solo per le sue celebri fontane, ma per il linguaggio dei suoi affreschi e il ruolo che ha avuto nella letteratura, ispirando autori come D’Annunzio e altre figure di spicco della cultura internazionale. Non a caso, questa villa è stata protagonista nelle opere di grandi artisti dal Cinquecento in poi, molti dei quali sono stati celebrati nelle mostre curate dal professor Testi e nei suoi libri, tra cui Una città come mito, pubblicato nel 2000 anche in edizione inglese. Un percorso affascinante che continua a intrecciare arte, storia e letteratura, offrendo una prospettiva nuova su luoghi ricchi di significato.
Il corso del professor Testi Una città come mito si tiene ogni mercoledì presso la sede della LUIG a Villa Adriana in via della Leonina n. 8, dalle ore 16:30 alle 18:00.
Per info e iscrizioni:
via della Leonina, 8 (Villa Adriana) • segreteria@luig.it – 0774 534204
giorni e orari: lun. – merc. – ven. 17:00 -19:00




