In occasione della Giornata Internazionale dedicata ai diritti delle donne del 2022, la Libera Università Igino Giordani con la collaborazione della Casa dei Diritti Sociali dei Diritti Sociali della Valle dell’Aniene propone l’evento “Voci di donne: ARTI-giane del futuro” che si terrà giovedì 10 marzo presso il palazzo del Seminario a partire dalle ore 16:30. L’iniziativa rappresenta un momento importante per parlare di donne, soprattutto dopo il difficile periodo della pandemia che ha aumentato le disparità di genere, e vedrà anche il sostegno dell’associazione Noi Lilith e del Centro interculturale Balàkíon.
INTERVENTI • “Racconti di donne”, introduce Antonella con “Racconti di mamme” per poi lasciare spazio ai racconti delle donne del mondo: “Venezuale madre” Jacqueline, “Uscire dal buio” di Zara, “La mia forza” di Cinthia, “Il ballo e Cuba nel cuore” di Giordana
“La forza della magistrata” di Greta, “La mia Ucraina: lotta di libertà” di Nelia, “Il cuore delle modelle” di Giusi, “L’arte e le donne” di Valeria e “Il mio ruolo di assistente sociale” di Patricia. Accompagnamento musicale a cura degli allievi del Maestro Giulio Disposti.
L’iniziativa nasce dalla necessità di ricominciare a parlare dal vivo, dal bisogno di ascoltare e raccontarsi per impedire che la ricaduta sociale ed economica derivante dall’esperienza del Covid-19 possa innescare negativi impatti a lungo termine sull’uguaglianza di genere: una minaccia ai progressi fatti finora! L’evento è, infatti, pensato per ricordare le conquiste sociali, economiche, artistiche e politiche ottenute dalle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le stesse donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo.
Ampio spazio verrà lasciato ai racconti autobiografici di donne che sono state in grado di emanciparsi spesso lasciandosi alle spalle storie di violenza e di degrado. Ogni biografia costituisce un processo formativo che consente sia di conoscersi che di ri-conoscersi; per ogni donna, la memoria autobiografica, orale, scritta, letteraria, artistica, lavorativa rappresenta una ri-costruzione della propria immagine di genere, della propria progettazione esistenziale, del rapporto storicamente asimmetrico stabilito con gli uomini. Dando voce alle loro voci, le donne migranti che frequentano i corsi di lingua italiana presso la sala conferenze del Seminario con le docenti della Casa dei Diritti Sociali della Valle dell’Aniene, daranno vita a un momento di ricerca pedagogico e formativo a sé stante perché l’autenticità del racconto dei propri vissuti rappresenta un originale percorso identitario che, attraverso nuove forme di educazione, trasforma le condizioni di vita, di amore e di relazione. Insieme a loro le donne della LUIG e dell’associazione Noi Lilith racconteranno la storia di altre donne che nel passato, mettendo in gioco loro stesse, la loro creatività e la loro arte, sono riuscite a ottenere un riscatto.
L’accesso all’evento in presenza sarà consentito solo alle persone provviste di Green Pass.